COMUNICATO STAMPA - FRANCO NUTI, BESTIARIO
“Bestiario” è il titolo della prima mostra della nuova stagione di eventi di Mia Arte Contemporanea. Venerdì 13 settembre ad Airola si inaugura la personale dell’artista Franco Nuti attraverso un percorso itinerante che avrà per teatro una Chiesa e gli interni della galleria Mia arte contemporanea. L’esposizione comprende un nutrito numero di disegni, una sorta di bestiario appunto, caratterizzati da due componenti fondamentali: lo spazio e il simbolo. Questi due elementi si alternano per caricarsi di sensi e significati. I contenuti e le forme si distendono dietro le linee per espandersi sulle superfici. Le immagini si accavallano, in parte si coprono e in parte si svelano mentre si frammentano. In questo caleidoscopio di immagini e sfavillio di colori si realizza una sorta di grande arazzo che contiene tutte le forme.
L’allestimento svolge un ruolo importante e l’intero spazio espositivo è parte integrante delle opere. Il plexiglas di protezione con le sbarre dipinte colloca e definisce meglio le figure, fortemente pittoriche e colorate: dal puma al coccodrillo, dall’otaria al gallo cedrone, dal cormorano al piranha, da tanti altri fino al passerotto che ha conquistato con il becco un vero pennello da pittore. Il passerotto dunque è lui, Franco Nuti, un artista che nella liquidità del colore sublima paesaggi e materializza emozioni. Il suo percorso di ricerca oscilla tra il desiderio di indagare la natura attraverso gli strumenti dell’arte e la necessità di mostrarla pudicamente per non violarne il segreto. Dal confronto tra pittura e materiali eterogenei ma sempre trasparenti (oltre al già citato plexiglas anche plastica, camere d’aria, tubi di gomma) nascono le opere recenti, che danno vita ad un’atmosfera sospesa, propria di un’esistenza che spesso appare ironica e giocosa, e talvolta sembra essere vittima dell’accidente. Ma quando accade di precipitare è lo stesso accidente spazio-temporale a tirar fuori e ad offrire una soluzione, allargando l’orizzonte e lo sguardo.
La corrispondenza tra tutti gli elementi della Natura può essere colta dall’artista che riconosce dentro di sé la corrispondenza tra tutti i sensi, ed è ciò che fa Franco Nuti in Bestiario, manifesto di una sinestesia in grado di esprimere le relazioni tra il mondo interiore e quello esteriore, svelando i misteri che si celano dietro l’apparenza.
L’allestimento svolge un ruolo importante e l’intero spazio espositivo è parte integrante delle opere. Il plexiglas di protezione con le sbarre dipinte colloca e definisce meglio le figure, fortemente pittoriche e colorate: dal puma al coccodrillo, dall’otaria al gallo cedrone, dal cormorano al piranha, da tanti altri fino al passerotto che ha conquistato con il becco un vero pennello da pittore. Il passerotto dunque è lui, Franco Nuti, un artista che nella liquidità del colore sublima paesaggi e materializza emozioni. Il suo percorso di ricerca oscilla tra il desiderio di indagare la natura attraverso gli strumenti dell’arte e la necessità di mostrarla pudicamente per non violarne il segreto. Dal confronto tra pittura e materiali eterogenei ma sempre trasparenti (oltre al già citato plexiglas anche plastica, camere d’aria, tubi di gomma) nascono le opere recenti, che danno vita ad un’atmosfera sospesa, propria di un’esistenza che spesso appare ironica e giocosa, e talvolta sembra essere vittima dell’accidente. Ma quando accade di precipitare è lo stesso accidente spazio-temporale a tirar fuori e ad offrire una soluzione, allargando l’orizzonte e lo sguardo.
La corrispondenza tra tutti gli elementi della Natura può essere colta dall’artista che riconosce dentro di sé la corrispondenza tra tutti i sensi, ed è ciò che fa Franco Nuti in Bestiario, manifesto di una sinestesia in grado di esprimere le relazioni tra il mondo interiore e quello esteriore, svelando i misteri che si celano dietro l’apparenza.